mercoledì 1 dicembre 2010

il sesso dell'architettura

A

rchitettura è un sostantivo femminile.
La pratica dell'architettura nel mondo lavorativo è invece sinonimo di maschile.
L'architettura è fallica, "omo-centrica". Triste da ammettere, ma purtroppo è così. E credo lo sia sempre stato!
L'architettura ha sempre avuto le sembianze del maschio più che della donna. E' sempre stata più disciplina da uomini che non da donne, e continua ad esserlo, nonostante le scuole di architettura siano piene di donzelle e sfornino migliaia di professioniste ogni anno.
Il perché di tutto questo? Beh, senza trascendere in elucubrazioni di tipo sociale o politico, attinenti la parità di genere o cose simili, si può provare a concludere una teoria pratica ed empirica partendo da semplici constatazioni.
L'architettura attiene fondamentalmente al costruire lo spazio. Nell'era primordiale, quando si è reso necessario dotarsi di un riparo dal mondo esterno, questa attività è stata naturalmente demandata all'uomo: egli aveva il compito di procacciare il cibo per la sua famiglia e di proteggerla dagli eventi esterni. Il primo architetto, presumibilmente, è stato un uomo.
Da qui in avanti il mondo delle costruzioni è stato dominato in netta prevalenza dal sesso maschile, forse perché ambiente aspro, duro, basato sulla forza fisica e sul lavoro pesante.
La bellezza, però, è sempre stato patrimonio innato del mondo femminile. Ciò però non ha mai consentito alle donne di fare di questo mestiere il vessillo del proprio genere. Sono infatti pochissime, rare oserei dire, nel corso della storia, le professioniste ricordate per le loro "gesta architettoniche", o per la scrittura di teorie fondamentali per quest'arte, o ricordate come emblemi di una corrente, di una filosofia.
Solo negli ultimi anni, alcune donne, hanno definito pagine importanti della pratica architettonica.
Credo però che il percorso sia ancora lungo a compiersi, e come un po' in tutte le professioni, anche in questa, il sesso predominante è quello maschile.
C'è bisogno di un po' di profumo femminile in questa magnifica arte del costruire, anche perché la donna è per eccellenza l'incarnazione della bellezza e della perfezione, e di questi due elementi l'architettura ne fa uso ogni giorno nella sua manifestazione più pura.

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