sabato 1 ottobre 2011

bimbi

Nei desideri dei bambini c'è il gioco, e c'è il colore.
Progettare un'architettura per i bimbi è un po' come tornare piccoli noi stessi: bisogna giocare e bisogna colorare.
Ho ripensato tante volte a come io vedevo lo spazio intorno a me quando ero un frugoletto, piccolo, spaesato e terribilmente insicuro (vedi foto a lato).
E ho ricordato quello che forse ognuno di noi ricorda, ripensando ai luoghi della propria infanzia: tutto sembrava enorme, grande, spropositato. Extra large!
Quando mi sono trovato a dover disegnare uno spazio per bimbi, e più in particolare un asilo, ho giocato e ho colorato prima di progettare, e ho fatto lo sforzo di vedermi piccolo in uno spazio enorme, grande, spropositato. Il tuffo al cuore è stato inevitabile!
Tutto ha cambiato prospettiva; tutto è diventato di un'altra misura; tutto è stato riproporzionato rispetto ai miei schemi mentali.
L'esperienza ludica che si può vivere in un luogo com'è quello di un asilo è pregnante per la fase di crescita dei bambini, e in qualche modo ne scrive la personalità, i modi, le attitudini. Ecco perché l'approccio che si deve avere rispetto ad un'esperienza progettuale simile è diverso da tutti gli altri.
"Bimbi - Un asilo per la sede della Regione Lazio" è stato il concorso di idee che mi ha permesso di utilizzare questo approccio. Il progetto è stato basato sui cardini di "spazio introverso" e "spazio estroverso": le funzioni destinate alla quiete, sono state raggruppate intorno a due pozzi luce interni, mentre le funzioni più dinamiche sono state esternalizzate sul bordo perimetrale dell’edificio, e proiettate verso l’esterno. Al piano primo hanno trovato posto, in sequenza: un ampio spazio distributivo e di socialità (che connettono tutte le funzioni dell’asilo tra di loro e con il giardino esterno), i servizi (spogliatoio, cucina, uffici), e gli spazi per le attività, per l’igiene e per il sonno destinati ai lattanti. Al piano terra, lasciando intatta la conformazione a doppia altezza, hanno preso posto le tre sezioni dedicate ai divezzi. Lo spazio è stato fatto ruotare intorno a due grandi pozzi luce cilindrici: due giardini d’inverno coltivati a verde. Tutto lo spazio è stato pensato al fine di favorire l’uso dei cinque sensi e delle capacità percettive e cognitive.
E poi, dopo aver colorato e giocato con questo progetto mi sono chiesto: "E' una progetto extra-large?"...visto con gli occhi del bambino penso proprio di sì!



Tavola 1 di concorso
Tavola 2 di concorso

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